L’idea della Natura che abbiamo oggi è spesso molto più vicina al “giardino”, all’orto, il piccolo vaso, il ramoscello fiorito, piuttosto che non la grandiosità abissale del mare, la forza dei fiumi, l’impenetrabile maestosità di un bosco; è più vicina al bello che non al sublime. Più vicina alla decorazione che alla rivoluzione.
Questo laboratorio è uno spazio per l’apprendimento degli elementi fondamentali del Teatro Sensoriale nella Natura. Attraverso una serie di esercizi e improvvisazioni all’aperto, introduciamo questo linguaggio e creiamo un’esperienza poetica che verrà condivisa con il pubblico.
Ci domanderemo che cosa si intende per esperienza poetica, come trasformare un gioco in un atto poetico. Lavoreremo insieme, aprendo e amplificando i nostri sensi, per recuperare la semplice memoria del nostro corpo, imparare dai suoi segreti, da quello che non si vede.
Si basa in più di 15 anni di lavoro con il linguaggio del teatro sensoriale insieme alla compagnia del Teatro de los Sentidos, e nella ricerca che stiamo realizzando da 5 anni nella località rurale di “Malalcahuello”, in un bosco ancestrale della Patagonia cilena.
Alcuni dei temi principali che lavoreremo saranno:
la curiosità, l'intimità, la memoria , l'immaginazione, l'oscurità e il silenzio, il gioco come strumento di apprendimento e trasformazione, il concetto di abitare e non interpretare.
Tutto il laboratorio si svilupperà attorno ad una serie di domande, cercando di non trovare mai le risposte.
La domanda ci insegna sempre e più della risposta.
Di cosa è fatto un gioco?
Quando uno spazio prende vita?
Cosa significa abitare?
Che cosa è un’esperienza?
Come si modella l’oscurità?
Come si scolpisce un silenzio?
Come suggerire senza imporre?
LA RICERCA
Al sud di un paese che sta' molto al sud, quasi alla fine del mondo, in un bosco ancestrale, tra un vulcano un fiume e una cascata, è lì dove abbiamo iniziato cinque anni fa la nostra ricerca e portato il linguaggio sensoriale nella natura, lasciandoci ispirare e sopraffare da questo ambiente ponderoso.
Abbiamo costruito la nostra casa su un albero a 14 metri di altezza; è stato un tempo di scoperte sorprendenti.
Per tre anni di seguito abbiamo realizzato una residenza di teatro sensoriale, un'esperienza di vita avvolgente, dove ogni giorno cambiavano gli scenari, un vulcano, il letto di un fiume, un bosco di Araucaria (albero millenario sacro per la cultura Mapuche), e sentieri inaspettati.
Tutti questi luoghi sono stati i nostri immaginari, e con loro abbiamo creato relazioni intime e labirinti, per perdersi e ritrovarsi.
Abbiamo scoperto l’importanza di sentire la natura e noi stessi da dentro, non come un paesaggio da osservare, ma come una realtà involvente di cui fare parte.
GABRIELLA SALVATERRA
È un artista Modenese che attualmente vive e lavora tra Barcellona e Latino America con una estesa traiettoria nella danza, disegno di spazi e teatro sensoriale.
Si forma come artista in diversi laboratori di artigiani, tappezzieri, falegnami e decoratori.
È stata artigiana e creatrice di costumi. Ha lavorato in Italia con ERT-Emilia Romagna Teatro, creando e costruendo scenografie e costumi di varie produzioni.
Da più di 16 anni lavora nel Teatro de los Sentidos, compagnia nella quale è stata assistente di creazione e coordinatrice di tutte le sue opere principali, al fianco del regista, drammaturgo e antropologo Enrique Vargas.
In questa compagnia ha lavorato in distinti ambiti della creazione artistica, peró si è specializzata nel vincolo tra la drammaturgia e lo spazio, essendo la creatrice di tutte le installazioni, labirinti e spazi sensoriali degli ultimi 12 anni di produzione.
In ogni progetto assume il lavoro dalla sua creazione fino a la costruzione, mettendo in pratica la sua esperienza, conoscenza estetica e tecnica artigianale.
Tra le sue creazioni più importante troviamo gli spazi e gli immaginari di Oracoli, La memoria del vino, L’eco dell'Ombra, Filatura, Il Mondo al Rovescio, La Bottega dei Sensi, Piccoli Esercizi per il Buon Morire, L’Ultimo Ballo, Fermentazione, Cuore di Tenebre, Rinascere, etc. Spettacoli che hanno visitato i maggiori festival teatrali internazionali. In Latino America, dove sviluppa un lavoro di estensione e formazione di artisti, ha creato e diretto insieme a Enrique Vargas l’ultimo spettacolo Cuando el Rio Suena, presentato con grande successo nel festival Santiago a Mil 2011 (Santiago de Chile).
È formatrice del gruppo di attori di questa compagnia e esercita costanti lavori di estensione insieme al Teatro de los Sentidos a livello internazionale.
È docente del master universitario “Lenguaje Sensorial y Poetica del Juego”, che propone l’università di Girona e il Teatro de los Sentidos a Barcellona, e guida lezioni specializzate sulla poetica dello spazio, il corpo e l’architettura.
Negli ultimi anni, mantenendo il suo lavoro creativo in Europa, si è dedicata a sperimentare l’esperienza poetica partendo dal linguaggio sensoriale in un ambiente naturale, creando spazi e installazioni sensoriali, e lavorando con artisti e artigiani in comunità rurali nel sud del Cile.