Ogni estate, dal 2000 al 2018, abbiamo proposto una settimana di aria fresca e di liberazione dell'intelligenza; sette giorni di incontri e spettacoli, di natura, musica, cibo, giochi e laboratori.
La mattina laboratori di teatro, scrittura e danza, esplorazioni di boschi, terre ed acque.
Pranzo insieme all’ombra degli alberi. Dopo la siesta: giochi, letture, incontri con gli artisti.
Aperitivo musicale, cena conviviale e la sera gli spettacoli nel tendone del circo.
Poi la notte intorno al fuoco e sotto le stelle.
La storia del festival è intensa, nessuna edizione è stata ripetitiva. Dal 2000 al 2018 abbiamo proposto un variegato calendario di appuntamenti che vanno dal teatro al cinema alla danza, passando per la musica e l’arte contemporanea. Ogni edizione ha proposto una serie di laboratori residenziali, spettacoli, studi, e incontri di approfondimento.
Molti grandi maestri del presente e del passato sono venuti a Granara, e sono passati in questi anni anche quelli del futuro. Il nostro pubblico non è stato certo di massa, tuttavia ha dimostrato di avere un discreto impatto sull'incoraggiamento e sulla reputazione dei giovani talenti.
L'impatto energetico positivo è stato un nostro orgoglio, siamo l'unico festival teatrale al mondo che produce più energia elettrica di quanta ne consumi.
Tra i nostri valori: fare incontrare giovani e maestri, l’indipendenza, il rapporto (ecologico ed estetico) col luogo, la convivialità, l'incontro tra la sperimentazione artistica e quella dei mestieri artigianali e contadini.
Il festival ha promosso i giovani gruppi con un’attenzione particolare a coloro che si interrogano sullo stato dell’arte contemporanea e l’impegno civile.
I bambini sono stati bambini e gli adulti adulti: abbiamo cercato di preservare spazi e cose da fare per tutte le età, perchè ci sono aspetti nella cultura e nella natura che svegliano con uguale potenza tutte le generazioni, ma anche bisogni, velocità e voglie diverse.
Leggete qui chi ci ha sostenuto economicamente: scommettere su questo Festival, specialmente i primi anni quando non era ancora famoso, è stato coraggioso e lungimirante. Non sono sponsorizzazioni qualsiasi, chi ha scelto di incoraggiare noi ha dimostrato di avere più perspicacia, cultura e coraggio.
L’organizzazione del Granara Festival ha visto la collaborazione di molti volontari - oltre che del Servizio Civile Internazionale per il suo allestimento.
Negli anni, al nostro festival si sono iscritti a ogni edizione 60/70 teatranti (professionisti e non), che per una settimana hanno soggiornato al villaggio frequentando i laboratori e assistendo agli spettacoli.