Il nostro amico, fratello, il nostro caro Stefano ci ha lasciati.
Stefano è un amico che parla con un perfetto accento americano, francese, milanese, arabo e di qualunque provincia remota.
Perchè Stefano il mondo lo ha attraversato tutto, ha contemplato paesaggi, umanità e ingiustizie.
Stefano è l'abbraccio che ti accoglie, che ti solleva nei suoi entusiasmi, che ti contiene nella sua empatia, che diventa una danza dervisci senza fine.
Stefano è la corsa di un bambino con il cuore in gola che attraversa un prato per raggiungere un tendone da circo, e li incontrare tutti i suoi sogni.
Stefano è la fretta, il bisogno di costruire, il desiderio di includere, è una canzone zingara, una capoeira, una pizzica, un valzer a passo lungo.
È il respiro profondo e calmo di chi vuole stare nelle cose.
Stefano è ovunque a Granara, in ogni sasso, in ogni accrocchio, in ogni pensiero di futuro.
Se vorrete incontrarlo, lo troverete qui, nei nostri progetti, nelle nostre ballate, nei concerti, nelle poesie sussurrate nel bosco, nell'abbraccio di un'esistenza che continua ad essere.